Ester Grossi: immagini
Nico Murri: video
Matti Bye: musica
Coerentemente con la ricerca portata avanti in collaborazione con la galleria Spazio Testoni, per la mostra Fucinus Lacus (presentata a Bologna presso gli spazi della galleria di via D’Azeglio 50, dal marzo al giugno 2013 e presso il Museo del Fucino-Aia dei Musei di Avezzano nel dicembre 2013), anche questo progetto inedito studiato ad hoc per il tema espositivo proposto dalla stessa galleria per Artefiera 2015, ha come punto di partenza l’archeologia, più precisamente, studi legati al territorio di origine dell’artista, la Marsica (sub-regione dell’Abruzzo interno).
La luce, tema centrale del progetto Lumen, è affrontata partendo dallo studio e dalla rielaborazione dell’universo grafico e simbolico presente nei dischi-stola a sospensione in lamina di bronzo (inizi dell’VIII – fine del VII secolo a.C.), indossati dalle donne Marse con scopo esclusivamente decorativo del loro vestiario.
Differentemente dai cosiddetti dischi-corazza maschili, parte fondamentale dell’ornamento difensivo del guerriero Marso, i dischi femminili a decorazione a traforo, presentano complesse decorazioni geometriche o geometriche-orientalizzanti dall’evidente significato apotropaico e simbolico. I dischi, legati per ovvie qualità formali, al culto del sole, presentano oltre ad animali fantastici e reali (rappresentati le insidie della vita), elementi decorativi legati al culto della luce (astri, pianeti, stelle, svastiche e dischi solari) e all’inevitabile ciclicità della vita.
La ricerca grafica di Ester Grossi prende spunto dallo studio di questa complessa “cosmologia” antica e si propone lo scopo di riattualizzarla secondo modalità espressive contemporanee, evidenziando, attraverso un uso particolare del materiale pittorico (ontologicamente connesso al tema della luce) e una ricerca formale a metà strada tra l’astrazione e la figurazione, l’attualità estetica e comunicativa di tali forme simboliche.
Nico Murri 